Poesia sarda

La Poesia Sarda

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La poesia è una delle principali caratteristiche della tradizione è della cultura Sarda, gli ultimi secoli sono stati caratterizzati da una grande attitudine e da una grande passione dei sardi verso la poesia ed in particolare verso l'improvvisazione poetica.
Infatti i più famosi poeti Sardi sono i Cantadores , che fanno dell'improvvisazione e della dialettica raffinata le loro armi.
Ricercare le origini della poesia Sarda è molto difficile, c'è addirittura chi pensa che essa si sia diffusa nella civiltà nuragica; quindi parlare della poesia Sarda in tempi molto lontani dai nostri appare impresa difficilissima, perciò abbiamo deciso di soffermarci in questo racconto ai tempi più recenti.
Negli ultimi secoli la poesia ha sempre accompagnato la vita dei Sardi; Infatti i Cantadores non si esprimevano solo sul palco nelle frequentissime serate a loro dedicate, ma si cantava anche sui campi, mentre si faceva il pane e più in generale possiamo dire che la poesia si legava benissimo alla vita dei Sardi.

L'emozione che i poeti provano quando parlano delle loro serate è tantissima anche dopo tanti anni di inattività, essi ricordano tantissimi versi da loro composti anche parecchi decenni prima e parlano con immenso piacere della poesia e dell'importanza che essa ha ricoperto nella loro vita.

Appare evidente che in Sardegna esistono due diversi tipi di improvvisazione: al sud si canta in Muttettus mentre al Nord si utilizzano le Ottave .
Due modi diversi per esprimere gli stessi concetti, le stesse emozioni.

Un'importante caratteristica della poesia campidanese è la metafora o doppio senso. Spesso infatti i poeti usavano delle parole o delle frasi alle quali assegnavano un senso diverso da quello che la frase in se significa.
Nelle Cantate che vi riportiamo si parla per esempio di “Mercau” (mercato) per riferirsi all'insieme degli improvvisatori; “Occupai su postu” (occupare il posto), significa sostituire l'esponente principale della poesia campidanese.

Il fenomeno dei Cantadores è un fenomeno molto popolare, e perciò molto vasto; tuttavia ci sono dei poeti che per un migliore talento sono emersi, diventando molto famosi e ammirati nell'isola.

Vi citiamo ora alcuni nomi dei principali poeti Sardi: iniziamo col citare quattro poeti di settimo san Pietro: sono Daniele e Severino Pilleri, Felice Pisu e Battista Secci; naturalmente ci sono altri cantadores molto famosi: sono Bitiredda Melis di Lunamatrona, Efisio e Giovanni Pillai di Quartu, Simone Nieddu di Maracalagonis, Francesco Olatta di Quartucciu e ancora Salvatore Serra, Pasquale Piras, Giuseppe Cardia, Efisio Loni, Francesco Farci, Giuseppe Ligas, Raffaele Murgia e Pasqualino Loddo.
Abbiamo omesso i cantadores più recenti, non per una minore importanza rispetto a quelli citati ma per il numero eccessivo di poeti.
Nel presentarvi alcuni spezzoni delle cantate più famose dell'isola dobbiamo dire che non è semplice reperirle in quanto spesso i cantadores stessi, soprattutto in tempi lontani, erano analfabeti e i ceti superiori che erano in grado di scrivere le cantate non erano particolarmente propensi a favorire quello che era un fenomeno prettamente popolare.

Alcune persone con le quali abbiamo avuto la fortuna di parlare per la realizzazione di questo racconto, dicono che spesso i sacerdoti cercavano di boicottare le gare poetiche nelle festività religiose, proprio perché esse rappresentavano quasi esclusivamente la parte più povera della società sarda.

Vi riportiamo ora alcune parti di celebri cantate sarde:

Gara poetica Campidanese Settimo san Pietro, 14 Giugno 1878

Gara poetica Logudorese Nurallao, 15 Agosto 1974

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