Storia: Bizantini in Sardegna

Bizantini in Sardegna

Nel 534 Giustiniano, imperatore d'oriente, volendo riconquistare la parte occidentale dell'impero, entrò in lotta con i Vandali. Con la sua vittoria tutti i domini vandalici, e tra questi la Sardegna, entrarono a far parte dell'impero bizantino.

Sotto il dominio di Bisanzio, la Sardegna conobbe un lungo periodo di pace, ma non di prosperità: era ai margine dell'impero e la presenza della capitale si faceva sentire soltanto attraverso la rigorosa e pesante riscossione delle tasse.

La Sardegna era governata da un preside e da un dux: il primo risiedeva a Cagliari e aveva compiti di amministrazione civile: emanava leggi, si occupava della giustizia e delle tasse nell'Isola. Il dux risiedeva a Forum Traiani (oggi Fordongianus(OR)) e aveva compiti militari: con truppe mobili e con guarnigioni stabili residenti nelle fortificazioni strategiche, doveva garantire la difesa del territorio da attacchi esterni ma doveva anche tenere a freno la bellicosità dei Barbaricini, gli abitanti delle Barbage, le zone montane intorno al massiccio del Gennargentu.

Le notizie sul periodo bizantino sono incerte e lacunose. I dettagli maggiori ci vengono dalle lettere di Gregorio Magno, papa dal 590 al 604, e sono perciò limitati a quegli anni.

Nelle sue lettere sono contenuti riferimenti sulla necessità di un'opera coraggiosa per arrivare alla conversione al Cristianesimo delle popolazioni barbaricine. Fu proprio grazie ad alcune lettere del papa che un capo tribù barbaricino, Ospitone, promosse la conversione della sua gente.

Le chiese paleocristiane di San Giovanni di Sinis, nei pressi di Oristano e di San Saturno a Cagliari sono due significativi esempi dell'architettura bizantina e sono anche le più antiche chiese edificate in Sardegna.

Nel corso dell'VIII e IX secolo la vita dei paesi del Mediterraneo fu sconvolta dall'espansione degli Arabi. La Sardegna, perso ogni contatto commerciale e politico con Bisanzio, restò isolata di fronte agli attacchi dei musulmani: i centri costieri venivano continuamente saccheggiati, gli abitanti catturati e venduti come schiavi.

Iniziò così lo spopolamento delle città e dei villaggi sulla costa, poiché le popolazioni si spostarono verso l'interno alla ricerca di luoghi più sicuri. Agli inizi dell'IX secolo la pressione degli Arabi si fece ancora più minacciosa e i sardi abbandonati da Bisanzio dovettero darsi una organizzazione politica autonoma per fronteggiare la minaccia musulmana: fu questa, molto probabilmente l'origine dei Giudicati.